Il riciclo delle bottiglie di plastica è una delle tematiche di cui si parla con maggior costanza nell’ultimo periodo dato che questi strumenti di utilizzo comune sono fonte di costante inquinamento.
La plastica prodotta e quella riciclata
La plastica prodotta a livello globale raggiunge circa le 25 milioni di tonnellate e tra di queste figurano anche le bottiglie PET, ovvero quelle che sono frutto di una produzione atta a contenere gli alimenti e mantenerli freschi, impedendo ai batteri di poter intaccare il contenuto in maniera differente.
Ma il riciclo delle stesse si assesta solo sul 25% rispetto alla produzione di questi contenitori: considerando che la plastica impiega circa mezzo millennio per decomporsi naturalmente e che tale procedura comporta l’emissione di svariati gas nell’atmosfera, effettuare il riciclo rappresenta un’operazione che dovrebbe essere svolta a livello globale, dato che così facendo si abbasserebbe il livello di inquinamento prodotto da questa tipologia di materiali.
Come si riciclano le bottiglie di plastica
Le bottiglie di plastica, essendo contraddistinte dalla sigla PET, compongono un tipo di rifiuto separato rispetto quello che viene caratterizzato dai bicchieri e da altri elementi plastici di utilizzo comune.
Adottando questa suddivisione iniziale si offre, alle aziende che si occupano di effettuare le procedure di riciclo delle bottiglie di plastica, l’occasione di svolgere le svariate lavorazioni senza dover procedere con uno smistamento accurato.
Per accelerare la procedura di riciclo è bene anche effettuare il lavaggio delle bottiglie prima di inserirle nell’apposito contenitore della differenziata: anche questa operazione consente di risparmiare del tempo prezioso che verrà invece investito nella fase di lavorazione utile per il riciclo della stessa plastica PET.
Sul fronte della riduzione della dimensione delle bottiglie, ovvero se queste devono essere schiacciate oppure se le stesse devono rimanere integre, occorre fare affidamento sulle leggi regionali e comunali, dato che ogni zona del Paese italiano adotta delle scelte che potrebbero essere completamente differenti rispetto quelle che invece vanno a caratterizzare le direttive legislative di un’altra zona.
Inoltre, per svolgere un riciclo perfetto, non è indispensabile rimuovere il tappo dalle bottiglie, seppur questo potrebbe essere realizzato con materiali differenti rispetto la plastica PET.
A effettuare la suddivisione e smistamento ci penseranno i macchinari delle imprese che si occupano di effettuare tale procedura, riciclando in sede separata la plastica che caratterizza il tappo delle bottiglie in plastica.
Procedendo in questo modo si avrà l’occasione di rendere meno inquinato l’ambiente nel quale si vive e soprattutto si avrà l’occasione di tramutare il processo di riutilizzo della stessa plastica in una lavorazione migliore rispetto al passato.
Cosa accade nei centri di riciclo delle bottiglie di plastica
Negli appositi centri di riciclo delle bottiglie queste, come prima procedura, vengono attentamente analizzate per valutare se il materiale plastico che le compone risulta essere PET oppure di altra tipologia.
Successivamente avviene la già nominata suddivisione delle bottiglie dai tappi ed eventualmente viene rimossa l’etichetta dalle bottiglie, che potrebbe essere realizzata con carta adesiva o con materiali plastici non utili per il riciclo del PET.
Una volta che solo questo materiale è presente nel centro di riciclo, la plastica viene prima lavata, rimuovendo eventuali residui di bevande o altri, per poi essere attentamente triturata: successivamente tutte le bottiglie di plastica vengono fusi e grazie a tale procedura è possibile ottenere i pellets.
Questi vengono poi distribuiti alle diverse imprese che sfrutta tale tipologia di materiale: in particolar modo le aziende che producono tappetti o mobili in plastica, adoperano questi elementi per la produzione di nuovi articoli.
Questa è quindi la fase di riciclo della plastica PET, ovvero quella che contraddistingue le bottiglie d’acqua e di altre bevande o alimenti come l’olio per cucinare.
La nuova proposta del Governo Italiano
In Italia è stata proposta una soluzione alternativa al classico riciclo, ovvero la bottiglia di plastica a rendere.
Sostanzialmente i consumatori, terminato il contenuto delle diverse bottiglie di plastica, potranno recarsi presso la rivendita dove verrà adottato questo tipo di strategia che, secondo il Governo, consentirà di ottenere un grosso risparmio sia per le imprese che per le famiglie di consumatori.
Ovviamente si tratta solo di una semplice proposta che però potrebbe stuzzicare l’idea di consumatori e politici italiani, che potrebbero adottare un nuovo concetto di riciclo delle bottiglie di plastica.